domingo, 27 de febrero de 2011

Una Notte alla Interperie, Bimbo Interiore

Una Notte alle Intemperie


Mi guardano tre alberi grandi
E una altalena vuota
In mezzo al silenzio della piazza

Mi guardano

Come rami secchi di autunno
I giochi vuoti dei bambini


Tre alberi grandi
Cinque panchine verdi
Una quasi infinita cordigliera
E un adolescente ubriaco
che dorme nella notte fresca dell’estate
Piangendo nei sogni
Il sapore amaro del primo amore


Mi guardano
Tre cani randagi dall’angolo della strada
E un centinaio di stelle
Giusto prima dell’alba
Mi guardo dentro e profondamente penso
Che semmai un giorno qualsiasi
Che semmai un giorni qualsiasi questa notte alle intemperie
Che semmai un giorno qualsiasi il viso della ragazza che non mi ama
Saranno solo un ricordo brumoso e lontano
E non il dolore vivo di questi giorni
Chi si diluisce soltanto nella sbronza
Soltanto in una via dopo l'altra della notte di Santiago


Una notte che svanisce

Tre alberi grandi una altalena vuota
E un adolescente che cammina

Lontano in strada si sentono le prime macchine
Entro neanche un paio di ore
Cominceranno i primi autobus a passare



Bimbo Interiore


Mi portano dalle mani

Mi lascio trasportare in una soave stretta

Arrivo alle valli e ai fiumi

Alla terra dei sogni

Dove fra i salici mi aspetta,
l’abraccio del bimbo chi fui

miércoles, 2 de febrero de 2011

Lupo, Piovono Giaggioli

Lupo

Il silenzioso peso del vuoto
è peggio della pelliccia di lupo della mia ombra

Ululo nell'ultima ora

Il tempo inquietante silenzio
è peggio della fessura oscura dell’eternità

Ululo nell'ora dell'ultimo grido

se ne va il mio ululare portato lontano nell'eco del abisso

Si sgretola la mia pelliccia marcisce la mia pelle nel fango

La immobile quiete della palude
è peggio della fredda carezza dell’infinito

parto da solo per questa caccia
parto da solo alla ricerca della mia vittima

mi perseguita il silenzio
predatore contro predatore

si conficcano le lune nella mia carne
sono le zanne della memoria
che strappano il velo dell’eterno

Ululo è l'ora della violenza

vado da solo nella mia caccia
Alla ricerca del riflesso della mia ombra
lasciando la mia pelle di lupo per la via

Il trascorrere silenzioso del tempo il peso sconvolgente del vuoto
sono peggio del segreto oscuro dell'eterno
vado da solo nella mia caccia
vado da solo sfuggendo all’animale
cacciatore e preda
nella giungla senza legge della memoria




Piovono giaggioli



blu pioggia di giaggioli
vieni tu melanconia


sentire come sabbia nella distanza
il suono soave della tua voce

sentire come rumore nel ventre
le onde successive della tua carezza

melanconia
naufragare
mare azzurrastro della melanconia

viene tu verde mio
ricordo mio
viene tu il suo viso
a riempire di aromi
la luce chiara del mio amore
il tatto verde del suo corpo

Piovono giaggioli
nostalgia
melanconia
oceano blu
la distanza