L’ Aratro
I versi mi aprono vene
Io apro vene nei versi
Senza pausa
Volano le parole
Vola la mia mano sul foglio
Si mi fanno cristalli gi occhi
I giorni diventano notti
E il fuoco
Brucia, brucia, brucia
viernes, 26 de febrero de 2010
viernes, 19 de febrero de 2010
Soglia di Acqua fra Due Mondi, Sul Filo
Soglia di acqua fra due mondi
Lasciatemi stirarmi un po’
arrivare con la mia mano fino all’oceano
Lasciatemi inumidirmi un po’
disegnare delle galassie con le mie dita
Rilassare il mio collo
affondare il mio braccio nell’acqua
ridere con le mie guance
Galleggiare nella freschezza
Sospeso eterno fragore
Lasciatemi rimanere avvolto in me stesso
Senza timone
Alla deriva
Sul Filo
Camminare sul filo del rasoio
con i piedi insanguinati
Ghirlande e cotillon
Inciampando
Sospeso sul precipizio
Piccole gocce di sangue scarlatta
Cadendo
Fino alle fessure
Fino alle radici e le mandorle
Etiquetas:
Soglia di Acqua fra Due Mondi,
Sul FIlo
martes, 9 de febrero de 2010
Realtà, Pioggia
Realtà
Secca aridità senza acqua
Alla fine Nell’estremo
Arriveranno ancora i fantasmi
Senza pietà ne belle parole
Realtà: immisericordiosa cruda violenza
Come il caldo assassino dei miei ricordi
Pioggia
Pioggia: muta nudità
Quieto osservare il mondo
Sgranami silenzio
Piovono ceneri e ceri
Piovono rondini di giada
Piovono ricordi dal cielo
Triste e sgranata l’acqua dal cielo cade
Piove nella tesa quiete del mondo
Chi aspetta immobile
Che tutto torni a girare
Secca aridità senza acqua
Alla fine Nell’estremo
Arriveranno ancora i fantasmi
Senza pietà ne belle parole
Realtà: immisericordiosa cruda violenza
Come il caldo assassino dei miei ricordi
Pioggia
Pioggia: muta nudità
Quieto osservare il mondo
Sgranami silenzio
Piovono ceneri e ceri
Piovono rondini di giada
Piovono ricordi dal cielo
Triste e sgranata l’acqua dal cielo cade
Piove nella tesa quiete del mondo
Chi aspetta immobile
Che tutto torni a girare
miércoles, 3 de febrero de 2010
Quiete, Discarica
Quiete
Pioggia: muta nudità
Quieto osservare il mondo
Sgranami silenzio
Piovono ceneri e ceri
Piovono rondini di giada
Piovono ricordi dal cielo
Triste e sgranata l’acqua dal cielo cade
Piove nella tesa quiete del mondo
Chi aspetta immobile
Che tutto torni a girare
Discarica
Ho camminato in mezzo alla discarica
Ho conosciuto la triste storia di un vecchio divano dimenticato
De le tivù senza schermo
Ho camminato in mezzo alla discarica
Ho visto uno specchio sgretolato che si affacciava fra i rottami
Ho calpestato con le mie scarpe la merda
Ho conosciuto la solitudine profonda delle lavatrici rotte
Delle scarpe secche
Senza zoccoli
Di un comodino senza cassetti
Ho camminato in mezzo alla discarica
Fra i rottami si sfilacciava il passato
Ho conosciuto le sue rovine e le sue tristezze
E per un secondo
In un suo riflesso invecchiato
Scrutai il mio viso frammentato
Pioggia: muta nudità
Quieto osservare il mondo
Sgranami silenzio
Piovono ceneri e ceri
Piovono rondini di giada
Piovono ricordi dal cielo
Triste e sgranata l’acqua dal cielo cade
Piove nella tesa quiete del mondo
Chi aspetta immobile
Che tutto torni a girare
Discarica
Ho camminato in mezzo alla discarica
Ho conosciuto la triste storia di un vecchio divano dimenticato
De le tivù senza schermo
Ho camminato in mezzo alla discarica
Ho visto uno specchio sgretolato che si affacciava fra i rottami
Ho calpestato con le mie scarpe la merda
Ho conosciuto la solitudine profonda delle lavatrici rotte
Delle scarpe secche
Senza zoccoli
Di un comodino senza cassetti
Ho camminato in mezzo alla discarica
Fra i rottami si sfilacciava il passato
Ho conosciuto le sue rovine e le sue tristezze
E per un secondo
In un suo riflesso invecchiato
Scrutai il mio viso frammentato
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