martes, 30 de marzo de 2010

Febbre, Inverno

Febbre

La febbre mi trascina al mio delirio

Allucinata solitudine di ricordi

Perfido caleidoscopio di tutto quello che non c'è più


Con la testa che mi gira fra le mie quattro pareti
Nel mio schermo fosforescente

Conato di vomito

Acidità

Delirio nella mia stanza che si stringe
Delirio nel mio girare catartico


Si stringono i muri
Crollano le torri

Cosa rimarrà dopo il cataclisma?


Solo la febbre allucinata, riempiendo le solitudini delle mie mattine



Inverno



Osservo timido


Intorpidito dal freddo contemplo



Il posato animo di ghiaccio della città



Piove e nevica sul porto



Il vento agita le sue barche



Il suo soffio ulula



Lungo lacerante lamento